Peccato! Sono le 20.00...si stava così bene!

Peccato! Sono le 20.00...si stava così bene!

27/07/2014

Ieri, se ce ne fosse bisogno, abbiamo avuto ulteriore conferma, di essere sulla strada giusta.

In attesa della nostra Casa, ci siamo ritrovati di nuovo presso la Sala Rossa della Polizia Municipale.

Già nei giorni scorsi mio padre, più volte mi aveva chiesto conferma dell'incontro.<>
So che l'aspetta con gioia...

Così ieri a pranzo , scherzando, avevo ipotizzato che avremmo potuto non andarci più...

<>. Mio padre tra le tante cose che da bambini ci ha insegnato, tra le più frequenti, ricordo quella di correggerci nell'espressione "voglio". << Si dice vorrei>> sottolineava!

Così gli ho chiesto (pur conoscendone la risposta) << babbo, ma perchè ci tieni tanto?>>. - << perchè devo vedere i miei amici>>mi ha risposto!
E già questo ...

Così finalmente sabato e siamo arrivati all'incontro.
Baci, abbracci e sorrisi...che bello! Leggevo in tutti noi "il piacere di rivedersi"
Tutti eravamo ansiosi di "condividere" delle novità, di "stare Insieme"!

Dopo aver parlato dei lavori della Casa, e di progetti in cantiere anche con Michele ed Anna, Nicla entusiasta annuncia:
<>
Siamo contenti!!! Scatta un applauso di "condivisione"!

E mentre con Damiano ed Ambrogio diamo uno sguardo a dei documenti per le pratiche del locale, vedo che gli altri iniziano a raccontarsi...

I visi cambiano, si colorano di sorrisi, mente Francesco offre a tutti mandorle fresche, già sbucciate .

Intanto è arrivato Roberto! Si scusa per il ritardo e si siede un pò distante. Tipico...E' tra gli ultimi ad essersi uniti al gruppo ed è abbastanza frequente questo atteggiamento.

Lo raggiungo. Ha prenotato la visita di controllo chiedendo al suo neurologo di farla in ospedale (tramite SSN per intenderci) e non privatamente! Ringrazia! Parliamo poi di Mirapexin e di eventuali effetti collaterali...Tra poco probabilmente anche lui smetterà di lavorare, così mi chiede se potrà rendersi utile per l'associazione! Ma certo! Ben venga.

Mi allontano un attimo e lo sguardo cade su due uomini, dalla piccola statura che stanno entrando nella sala. Riconosco uno dei due!
L'ho conosciuto alla RUN4PARKINSON'S .

Si chiama Titi, è Albanese ma da oltre 20'anni vive a Bari. Quel giorno aveva letto della Run e del gazebo informativo. Mi aveva parlato di suo fratello, e delle difficoltà che ben conosciamo! Ma come facile immaginare si sentono più soli! Hanno meno possibilità di informarsi. Gli avevo chiesto il suo numero di cellulare per informarlo dei nostri incontri. Ha colto l'invito e proposto a suo fratello di parteciparvi.

Arben, si chiama così suo fratello, ha 52 anni. E' malato di parkinson da 7 anni. E' piccolino. Trema tanto, forse ora più del solito per l'imbarazzo di essere entrati in un gruppo di gente che non conosce. Nasconde una delle mani sotto le gambe, forse con la speranza che non si veda. Ha un viso dolcissimo...Mi siedo con loro e iniziamo a parlare. Per un attimo sono costretta ad allontanarmi e subito la Forza del Gruppo entra in gioco. Saverio e Rita, sensibilmente si avvicinano per metterli a loro agio. Dopo poco li osservo. Parlano disinvolti e Saverio sta dando consigli, come fosse un altro fratello! Anche Titi è sollevato. I suoi splendidi occhi che il giorno della Run si erano offuscati per delle lacrime dovute allo sconforto, oggi sono limpidi e a tratti sorridenti!
Riguardo Abir...Non trema più così forte e non nasconde più le sue mani...

Guardo in alto e la sedia dove era seduto Roberto è vuota. Lo cerco con gli occhi. Eccolo! Sta parlando con Ambrogio e si stanno confrontando.

Benvenuto Roberto!

Iniziano i saluti e gli scambi d'aiuto per chi ha più difficoltà.

Sono le 20:00 circa e dobbiamo lasciare la Sala.

Peccato! Si stava così bene!

Arrivederci a settembre perchè c'è tanto da fare!

Antonella