... quella sensazione di solitudine. ...

... quella sensazione di solitudine. ...

08/06/2015

... quella sensazione di solitudine. ...

Giorni fa ci è pervenuta una mail; sintetica, veloce. Di quelle che ti fanno capire che non c'è tempo...

Non c'è tempo nemmeno per pensare, assuefatti da un dolore che ogni giorno scava dentro lasciandoti nel silenzio solo e impotente ; il dolore che stanca!

A scriverci Giovanni da Bari, per suo padre, malato di Parkinson dal 2009.

L'ho chiamato. ...preferisco rispetto a rispondere con una mail. Che poi: rispondere cosa? Per dire cosa? Che ti dispiace, che capisci perfettamente. ...

A volte ho il timore di assuefarmi anch'io; ho timore di non riuscire più ad ascoltare e riconoscere quella richiesta d'aiuto nascosta talvolta anche dietro una piccola, serafica, veloce mail

Quando ho chiamato Giovanni era al pronto soccorso. Suo padre era caduto. Solita storia, stessa storia. Io ci sono stata 2 domeniche addietro ; anche mio padre era caduto in bagno
Ci siamo dati appuntamento per un altra volta.

Sabato pomeriggio poi, un nuovo viso è apparso in associazione.

Era Giovanni. Lo sapevo, l'ho capito guardando il suo volto.

Appena conosciuti ci siamo ritrovati a scambiarci confidenze. È preoccupato non solo per suo padre ma anche per sua madre, anche lei disabile e...stanca.
Ma anche Giovanni è stanco...
Mi ha detto : mi sento solo ed impotente e vedere i miei genitori così mi fa stare molto male.
Dopo avergli dato qualche suggerimento si è fermato a guardare alcuni soci che stavano scherzando o guardando la tv o giocando a carte. ...
"Speriamo si riprenda presto mio padre; mi piacerebbe portarlo qui anche con mia madre. Dopotutto lui era un tipo scherzoso ma da quando ha avuto la malattia si è rinchiuso in casa e noi con lui " ha detto Giovanni con un ritrovato sorriso.

Vi aspettiamo presto Giovanni; noi la conosciamo bene quella sensazione di solitudine.

Antonella