ricerca, superstaminali
11/04/2011
SANITA'
Superstaminali per curare il Parkinson
test di Icp e Policlinico su venti pazienti
A Milano il primo studio in Italia: le cellule vengono prelevate dal midollo dei malati per essere
poi ripulite, coltivate e reinfuse per riparare le lesioni celebrali. "Eviteremo le cure oltreconfine"
di LAURA ASNAGHI
Lotta al morbo di Parkinson con le cellule staminali. Per lanciare la sfida a questa malattia, Icp e Policlicnico si sono alleati ed entro l'estate partirà il primo studio, autorizzato dal ministero, che coinvolge venti malati, con più di quarant'anni, affetti da una forma grave di Parkinson. Verranno utilizzate cellule "factotum", dette anche multipotenti, prelevate dal sangue midollare dei pazienti. La "Cell factory" del Policlinico provvederà a purificarle e poi a coltivarle. E una volta pronte, le staminali saranno reinfuse nei pazienti con l'obiettivo di andare a riparare le lesioni cerebrali.
«Questa sperimentazione clinica rappresenta un importante traguardo scientifico - spiega Gianni Pezzoli, il neurologo degli Icp che guida l'Associazione italiana parkinsoniani e che da anni cura il cardinale Martini - L'obiettivo prioritario è quello di rispondere ai bisogni dei pazienti affetti da questa grave patologia, ma in prospettiva questo studio può aprire nuove strade nel trattamento delle malattie neurodegenerative, a cominciare proprio dal Parkinson». La sperimentazione milanese servirà anche a frenare i viaggi della speranza all'estero. «I malati di Parkinson finiscono spesso nel mirino dei "mercanti di staminali", un business sempre più florido che attira all'estero pazienti disperati con la promessa di cure miracolose - denuncia Gianni Pezzoli - Ma la guarigione è un miraggio e le terapie proposte, oltre a non funzionare, rischiano di causare solo altri danni».
Almeno un malato su due chiede di andare all'estero, ma quelli che riescono a partire sono circa il 10 per cento. «Le mete più frequenti sono la Germania, il Sudamerica e la Cina - spiega Gianni Pezzoli - I costi dei trattamenti sono elevati e variano dai 10 mila ai 40 mila euro a seduta. Tenuto conto che sono necessarie dalle 3 alle 5 sedute, c'è chi arriva a sborsare fino a 200 mila euro». Nello studio milanese, che vede all'opera due tra i più importanti ospedali di Milano, oltre a Pezzoli degli Icp, sono mobilitati altri due specialisti del Policlinico: Rosaria Giordano, direttore della "Cell factory" e Maurizio Isalberti, responsabile della Neuroradiologia. La sperimentazione inizierà tra 23 mesi e la prima valutazione scientifica verrà fatta a sei mesi di distanza dal primo test.
«Negli ultimi anni - ricorda Rosaria Giordano - è stato dimostrato che il trapianto di cellule staminali prelevate dal malato è efficace in chi soffre di Parkinson. Le cellule staminali riescono a raggiungere le aree cerebrali colpite dalla malattia, riducendo la morte cellulare. Ecco perché la terapia che stiamo per testare può risultare importante per rallentare la progressione della malattia e ridurre i sintomi in pazienti per i quali, al momento, non esistono alternative terapeutiche».