alimentazione
30/06/2011
Il Parkinson si cura anche a tavola: la dieta giusta, infatti, aiuta a tenere sotto controllo alcuni sintomi della malattia e migliora gli effetti dei farmaci.
La prima, importantissima regola della corretta alimentazione è quella della varietà dei cibi e delle ricette per la preparazione dei pasti. Solo in questo modo, infatti, possiamo soddisfare il fabbisogno del nostro organismo in tutti i nutrienti.
L'alimentazione bilanciata o equilibrata prevede l'assunzione:
La prima colazione:
latte o latticini (yogurt) fette biscottate, pane, biscotti secchi oppure cereali da prima colazione tipo mouesli o cornflakes
A pranzo:
E' consigliabile consumare un primo piatto con contorno di verdure, un panino e 1 frutto
La sera:
è possibile consumare un secondo piatto a base di carne, pesce, uova, formaggio e legumi, seguito da pane o patate, verdura fresca e 1 frutto
L'importanza dell'acqua nel nostro organismo:
Almeno 1,5 litri d'acqua. Questa quantità va aumentata in caso di sudorazione profusa e nei periodi caldi dell'anno. L'acqua può essere assunta in qualsiasi momento della giornata.
L'acqua è fondamentale per l'organismo: è infatti il mezzo attraverso il quale si svolgono tutte le reazioni metaboliche.
Interviene nei processi digestivi, nella regolazione della pressione osmotica, nel trasporto delle sostanze nutritive e nel mantenimento della temperatura corporea.
Quando l'acqua introdotta e formatasi nell'organismo equivale a quella eliminata (urine, sudore, respirazione e traspirazione) l'individuo è in equilibrio idrico.
Una corretta alimentazione è necessariaper aumentare l'efficacia della terapia con LEVODOPA.
La levodopa non deve essere assunta con le proteine perché ne riducono l'efficacia e di conseguenza aumentano il rischio dei blocchi motori dopo i pasti.
E' particolarmente importante limitare l'assunzione delle proteine nel pasto del mezzogiornoper evitare i blocchi motori nelle ore pomeridiane.
L'utilizzo degli alimenti ipoproteici nella prima parte della giornata (colazione, merenda e pranzo)permette di migliorare l'efficacia della levodopa nel rispetto delle proprie abitudini alimentari.
ALIMENTI CHE CONTENGONO LEVODOPA:
LE FAVE
La fava contiene infatti L-Dopa che, però, può variare in relazione al tipo di fava, alla qualità e al microclima dove cresce. Alla levodopa delle fave ci si era arrivati agli inizi del secolo scorso osservando, così si racconta, che gli ammalati di Parkinson miglioravano la loro sintomatologia dopo aver mangiato fave. La levodopa è maggiormente contenuta nei semi verdi e nel baccello giovane delle fave.
Gli scienziati hanno accertato che l´intera pianta dalla fava - dalle foglie ai baccelli, fino ai semi - contiene tracce consistenti di levodopa, sostanza-principe nel trattamento nel Morbo di Parkinson. In bilico tra cura e malattia, le fave sono comunque presenti nei menù della nuova stagione. Bisogna comprarle freschissime, con il baccello croccante e senza macchie, che schiocca quando lo si apre, scoprendo una sequenza di semi turgidi e pieni.
Valori nutritivi:
multivitaminico, ricco di proteine - nella versione secca, secondo solo alla soia - fibre, fosforo, potassio. In più, vanta proprietà diuretiche e drenanti, interviene beneficamente nella regolazione delle funzioni intestinali, dei livelli di colesterolo, di quelli del glucosio. Perfino a livello calorico - punto debole dei legumi - mette in fila tutti i suoi fratelli, dall´alto delle quaranta chilocalorie scarse per etto.
RICETTE CON LE FAVE
Pasta con fave e zucchine
Ingredienti e dosi per 4 persone
300 g. di pasta di qualsiasi tipo
2 zucchine piccole
2 cipollotti
150g. di fave sgranate
1 mazzetto di basilico
Olio extra vergine di oliva
Sale, pepe.
Preparazione
Lessate le fave in poca acqua salata e scolatele non appena diventano tenere.
Mondate i cipollotti, lavateli e affettateli.
Lavate le zucchine, spuntatele e tagliatele a bastoncini.
Rosolate i cipollotti in un tegame con 2 cucchiai di olio, unite le fave e le zucchine e fatele cuocere a fiamma media per pochi minuti.
Salate, pepate e profumate con le foglie di basilico spezzettate con le mani.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata.
Scolatela al dente e trasferitela subito nel tegame mescolandola alle verdure.
Servite ben calda.
Purè di fave
Ingredienti:
500 gdi fave
Una patata
Una cipolla
Uno spicchio d'aglio
Del sedano
Un pomodoro
Olio extra vergine di oliva
Sale
Preparazione
Mettere a bagno le fave secche per una notte intera regolandole di sale. Il mattino successivo, sciacquarle sotto acqua corrente e versarle in una pentola di coccio insieme ad uno spicchio d'aglio, una patata tagliata, il sedano, il pomodoro ed il sale. Fare cuocere per 45 minuti a fuoco alto e, quando comincia a comparire la prima schiuma toglierla man mano con un cucchiaio. Mescolare con un cucchiaio di legno aggiungendo acqua bollente quando il liquido nella pentola si consuma; in seguito, togliere gli aromi ed abbassare la fiamma continuando a mescolare. In breve le fave si trasformeranno in purè, quindi spegnere il fuoco, regolare il sale ed aggiungere dell'olio extra vergine. Servire in tavola.