L'Associazione
"Mi chiamo Damiano Minenna, sono di Bitonto, ho 44 anni e, con tanta speranza in un vostro aiuto, ho deciso di raccontarvi quello che la vita ultimamente mi ha riservato.
Circa sei anni fa scoprii di avere la Malattia di Parkinson giovanile: vi lascio immaginare il mio stato d'animo appena mi fu diagnosticata tale malattia.
Avere un simile male è comunque una tragedia, ma a 37 anni lo è ancora di più, se si considera poi, che è una malattia che nel 90% dei casi si sviluppa oltre i 60 anni……"
Da questa accorata lettera, pubblicata su Bitontolive.it il 19 agosto 2008, scritta da Damiano Minenna, per 15 anni nostro Presidente, è nata ufficialmente il 21 marzo 2009 l'Associazione Parkinson Puglia. Superata la prima fase della malattia, caratterizzata da paura, angoscia, depressione, Damiano trova la forza per trasformare l'iniziale rabbia in qualcosa di costruttivo: diventa lui protagonista attivo, invitando tutti coloro i quali vivono la sua stessa condizione ad uscire allo scoperto, a non fare il gioco della malattia.
All'invito rispondono in tanti, in particolare il neurologo esperto di Parkinson Filippo Tamma e, a solo un anno dalla sua nascita, l'Associazione vanta circa 100 soci, un buon numero di sostenitori, un attivo Consiglio Direttivo, nonchè un qualificato Comitato Medico Scientifico costituito da esperti della patologia in tutti i suoi aspetti. Dal 2015 Parkinson Puglia accoglie i suoi ospiti nella sua sede, a Bari, un luogo caldo e familiare in cui condividere e partecipare alla vita associativa: gli incontri con gli specialisti, le attività riabilitative di gruppo, convenzionali e complementari (tai chi, danzaterapia, teatroterapia), la stimolazione cognitiva, il sostegno psicologico, le iniziative sociali e ricreative. L'Associazione vuole essere un punto di riferimento per chi, ricevuta la diagnosi, rischia lo smarrimento, l'isolamento e la depressione. Vuole accogliere e sostenere la persona con Parkinson ed i suoi familiari, per aiutarli ad accettare la malattia e ad affrontarla nel suo progredire.
I suoi obiettivi
Maggio 2024
Circa sei anni fa scoprii di avere la Malattia di Parkinson giovanile: vi lascio immaginare il mio stato d'animo appena mi fu diagnosticata tale malattia.
Avere un simile male è comunque una tragedia, ma a 37 anni lo è ancora di più, se si considera poi, che è una malattia che nel 90% dei casi si sviluppa oltre i 60 anni……"
Da questa accorata lettera, pubblicata su Bitontolive.it il 19 agosto 2008, scritta da Damiano Minenna, per 15 anni nostro Presidente, è nata ufficialmente il 21 marzo 2009 l'Associazione Parkinson Puglia. Superata la prima fase della malattia, caratterizzata da paura, angoscia, depressione, Damiano trova la forza per trasformare l'iniziale rabbia in qualcosa di costruttivo: diventa lui protagonista attivo, invitando tutti coloro i quali vivono la sua stessa condizione ad uscire allo scoperto, a non fare il gioco della malattia.
All'invito rispondono in tanti, in particolare il neurologo esperto di Parkinson Filippo Tamma e, a solo un anno dalla sua nascita, l'Associazione vanta circa 100 soci, un buon numero di sostenitori, un attivo Consiglio Direttivo, nonchè un qualificato Comitato Medico Scientifico costituito da esperti della patologia in tutti i suoi aspetti. Dal 2015 Parkinson Puglia accoglie i suoi ospiti nella sua sede, a Bari, un luogo caldo e familiare in cui condividere e partecipare alla vita associativa: gli incontri con gli specialisti, le attività riabilitative di gruppo, convenzionali e complementari (tai chi, danzaterapia, teatroterapia), la stimolazione cognitiva, il sostegno psicologico, le iniziative sociali e ricreative. L'Associazione vuole essere un punto di riferimento per chi, ricevuta la diagnosi, rischia lo smarrimento, l'isolamento e la depressione. Vuole accogliere e sostenere la persona con Parkinson ed i suoi familiari, per aiutarli ad accettare la malattia e ad affrontarla nel suo progredire.
I suoi obiettivi
- Promuovere l'informazione e la conoscenza della malattia attraverso convegni, dibattiti, e articoli sui mass media.
- Incanalare le esigenze dei malati affetti da tale patologia, quindi rappresentarle davanti alle Amministrazioni Pubbliche, agli Enti e alle Organizzazioni sociali e imprenditoriali.
- Sensibilizzare l'opinione pubblica e le specifiche categorie professionali interessate.
- Contribuire a migliorare le condizioni di vita dei malati attraverso tutte le iniziative possibili, sociali, culturali, riabilitative.
- Operare con impegno per la nascita di centri specialistici, ispirati ad un approccio globale e multidisciplinare, presso cui i malati ed i loro familiari, anche loro fortemente coinvolti da questa patologia, possano trovare assistenza, cura e percorsi riabilitativi personalizzati.
Maggio 2024